Da Giugno 2021, i principali gestori di telefonia in Europa, hanno dato il via al nuovo sistema di valutazione ecologica. Si chiama Eco Rating il nuovo certificato di sostenibilità del device mobile.

I colossi coinvolti sono TeliaOrangeVodafoneTelefónica, Deutsche Telekom. Lo scopo è quello di monitorare l’impatto ambientale dei dispositivi su 24 paesi, assegnando un punteggio in grado di definire in quale misura ciascun device è in grado di garantire prestazioni ambientali soddisfacenti.

I paesi attualmente interessati sono Italia, Germania, Francia, Austria, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Svezia, Albania, Romania, Ungheria, Danimarca, Lituania, Turchia, Polonia, Slovacchia, Macedonia del Nord, Montenegro, Finlandia, Grecia, Repubblica Ceca, Croazia, Estonia.

I primi marchi ad aderire all’Eco Rating sono TCLDoro, HuaweiMotorolaLenovoXiaomiSamsungOPPOAlcatelMobiWireZTEOnePlus.

Così facendo, il certificato Eco Rating permetterà di raccogliere dati concreti riferiti all’intero ciclo di vita degli smartphone, precisando l’impatto ambientale nelle fasi di produzione, trasporto, vendita, utilizzo e smaltimento potenziando l’accelerazione della domanda su prodotti con maggior punteggio a basso impatto ambientale.

Come Funziona?

Ciascun dispositivo avrà un punteggio per performance di efficienza climatica, riparabilità, efficienza delle risorse e riciclabilità. Si definisce di minor impatto ambientale il dispositivo a punteggio più alto. 

Nello specificoper efficienza climatica, si fa riferimento alle emissioni di CO2 del dispositivo durante il suo intero ciclo di vita. Il dato della riparabilità invece, vuole indicare la tendenza nella semplicità di riparazione. Per efficienza delle risorse si vuole fare riferimento all’impiego di materie esauribili utilizzate nella produzione del prodotto come ad esempio il litio per le batterie, i minerali della scocca o l’oro per i connettori. Il punteggio Eco Rating è migliore se sono utilizzate meno risorse rare e più materiali di riciclo. La durabilità misura invece la resistenza di tutti i suoi componenti. Infine il grado di riciclabilità vuole misurare la filiera informativa data dai produttori nonché il recupero di componenti e materiali impiegati.

Basti pensare che solo in Italia il numero degli smartphone risulta essere di circa 80 milioni, per comprendere che questa soluzione moltiplicata a tutti i paesi coinvolti e a quelli che lo saranno, altro non è che un ulteriore passo avanti a favore degli interventi per salvaguardare il pianeta.

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