La povertà energetica è un argomento delicato e complesso che la società si trova a fronteggiare sempre più frequentemente essendo un fenomeno in crescita collegato all’aumento dei prezzi dell’energia e che genera effetti discriminanti sulla qualità di vita dei soggetti colpiti. Povertà energetica cos’è?

Si parla di fuel poverty o poverty energy quando singoli soggetti o famiglie non sono in grado di accedere a un pacchetto minimo di beni e servizi energetici essenziali. Le concause sono da attribuire a spese elevate di energia che pesano in modo determinante a chi ha redditi molto bassi in concomitanza, spesso, a una ridotta efficienza energetica abitativa.

È un problema a livello globale ma se si vuole analizzare il fattore di rischio in Italia, è possibile far fede ai dati sanciti dall’ Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica (OIPE): oltre 2.3 milioni di italiani sono in povertà energetica. Un fenomeno destabilizzante e in continuo aumento.

Chi è in carenza di servizi come illuminazione, riscaldamento, gas o sistemi di climatizzazione, è parte attiva in uno scenario emergente e allarmante dove la qualità di vita risulta compromessa sia dal punto di vista sociale ma anche nelle prospettive di salute.

A livello europeo, questa tematica ha raggiunto a tutti gli effetti l’incoraggiamento per attuare manovre politiche risolutive e di contenimento.

La Commissione Europea tramite l’EU Energy Poverty Observatory ha raccolto dati preoccupanti che indicano milioni di persone in condizioni di povertà energetica tra cui difficoltà a pagare regolarmente le bollette o che non possono permettersi installazioni per il raffreddamento della propria casa durante il periodo estivo. Inoltre, l’Eurostat, ha quantificato oltre un 6% di famiglie in Europa che risultano essere in una situazione di forte carenza sulla capacità di riscaldamento della propria abitazione, vivendo, di conseguenza, nell’inadeguatezza e nel disagio.

Il contrasto alla povertà energetica rientra negli obiettivi della Commissione Europea  attraverso regolari piani di monitoraggio finalizzati a intervenire in tempi utili con misure a sostegno dei redditi dei soggetti a rischio o già interessati, nonché nell’intraprendere opere per sostenere l’edilizia sul corretto rendimento energetico e riqualificando massivamente gli edifici per affrontare in maniera decisiva questa tanto discussa forma di povertà.

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