La novità in assoluto è la destinazione di più risorse per digitale e innovazione. È questa la bozza del Governo Draghi e PNRR: aumentare a 6.7 miliardi i fondi per 5G banda ultra larga e monitoraggio satellitare.
L’intento è quello di accrescere i fondi per la trasformazione digitale al fine di impiegare totalmente le risorse stanziate entro il 2024 istituendo (entro il secondo trimestre 2021) un organo di monitoraggio per il compimento delle misure.
Gli obiettivi entro il 2026 sono incentrati a incrementare in modo proficuo le imprese che investono in ricerca e sviluppo e potenziare del 20% su base annua, il numero di aziende che acquistano beni ad alta tecnologia.
Per attuare concretamente questo provvedimento occorrono interventi sulle risorse delle infrastrutture in settori strategici allo scopo di contrastare il digital divide estendendo la copertura fino a 1Gbit/s.
I punti principali dedicati alla digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo prevedono:
La copertura in fibra delle strutture pubbliche considerate essenziali portando a compimento:
- Il piano scuole mediante la dotazione di connettività fino a 1 Gbit/s.
- Il piano fibra per parchi naturali, siti archeologici e musei.
- Il consolidamento del sistema sanitario al fine di favorirne le interconnessioni tra strutture nonché tra personale sanitario e pazienti.
- Risoluzioni per il Piano Italia 1 Gbit/s a Banda ultra larga, per dotare l’utente finale di connessioni ultraveloci estendendole anche alle aree bianche e grigie.
- Interventi per promuovere i servizi e la sicurezza del 5G.
- Integrazione del 5G lungo le vie di comunicazione extraurbane e distribuzione delle reti 5G negli impianti sportivi pubblici.
Si vuole quindi potenziare la rete infrastrutturale ultraveloce con un occhio di riguardo al 5G e ai satellitari per le istituzioni pubbliche e private in quanto, le considerazioni a riguardo, portano alla conclusione che le tecnologie spaziali possano contribuire alla risoluzione di problematiche sociali come ad esempio gli effetti negativi della pandemia agevolando, di conseguenza, il rilancio dell’economia dell’intero paese.